E' già nato il quotidiano giramondo

Ogni giorno duemila persone leggono l'Unione Sarda fuori dalla nostra isola premendo il tasto di un computer. Non è una semplice innovazione tecnologica per il futuro.
Il nostro è forse il primo giornale ipermediale del mondo, certamente il primo in Europa. Che non vuol dire semplicemente giornale informatico. Questo lo danno già il "New York Times", negli Stati Uniti ed "Epoca" in Italia. L'ipermedialità è ben di più, è un sistema per navigare all'interno delle decine di migliaia di informazioni che compaiono sul nostro e vostro giornale mettendole in collegamento fra loro.
Il testo ipermediale consente a venti milioni di utenti sparsi in tutto il mondo di leggere oltre a migliaia di altre cose, anche l'Unione Sarda, ricercando gli articoli o gli argomenti più interessanti attraverso diversissimi accessi che vanno dalla parola chiave all'indice per argomenti, all'indice analitico. Articoli, informazioni notizie e semplici frasi vengono scomposte e ricomposte in un giornale che ciascun lettore costruisce ogni giorno, utilizzando oltre alle parole anche la grafica e le fotografie.
Siamo appena agli inizi della nostra scommessa editoriale. Ci lavoriamo da tempo, assieme ai cervelloni del Crs4, e da una settimana il giornale è entrato in rete in tutto il mondo. Abbiamo iniziato con una decina di utilizzatori e siamo cresciuti a una media di cento al giorno sino a superare la soglia dei duemila.
E' questa la più raffinata tra le intraprese economiche e culturali dell'Unione Sarda. Che in otto anni ha radicalmente trasformato la sua struttura utilizzando la tecnologia più avanzata. E che poi ha ampliato il suo campo d'azione sua geograficamente (con i giornali e le televisioni bei Paesi dell'Est) sia strutturalmente, occupandosi oltre che di stampa quotidiana anche di televisione, perioidici, radio.
Tutto all'insegna della ricerca tecnologica mirata, pensando al futuro piuttosto che al mero risultato economico.
Il giornale ipermediale è la scommessa imprenditoriale più sofisticata dell'Unione Sarda. Che in quest'impresa sta investendo risorse preziose, senza badare minimamente al tornaconto finanziario. Nella nostra filosofia, gli utili più importanti sono gli strumenti di lettura della realtà che riusciamo a offrire ai nostri utenti e soprattutto ai loro figli.
Ai giovani che entreranno a scuola nel Duemila. Ed è proprio questa filosofia che ci ha consentito di raggiungere un primato così importante: il giornale ipermediale.
Perché abbiamo deciso di non beare soltanto al risultato economico ma alla qualità delle cose che si fanno. Ci sono altri giornali che brigano e gridano nel tentativo di guadagnare piccole rendite di posizione, oppure si perdono in gravi complotti o in scaramucce prive di ogni interesse per il lettore. Noi preferiamo investire in intelligenze. E dimostrare che, grazie alla tecnologia e alla seria ricerca, una piccola isola come la Sardegna può diventare un punto di riferimento importante per l'universo-mondo. Perché la cultura e l'intelligenza, soprattutto oggi con l'aiuto delle nuove tecnologie, riescono ad abbattere ogni barriera geografica.
Antonangelo Liori