L'età tardo-punica

19 - Durante il IV sec. a.C. si accresce il contatto con il mondo greco, da cui provengono le ceramiche verniciate di nero (coppe, piatti, lucerne) e con decorazione figurata (vasetti per olio e profumi). Durante gli anni finali del secolo, ma sopratutto in quello successivo, giungono in Sardegna materiali provenienti da altre regioni mediterranee, come la Sicilia, I'ltalia e la Spagna. Le officine locali fabbricano ceramiche, delle consuete forme (brocchette, piatti) e decorazione, ma, talora, accentuando quest'ultima, specialmente su forme particolari, come i vasetti a biberon, taluni dei quali a figura umana. Alcuni piatti e coppette imitano, adesso, la forma e la vernice di quelli importati.

Ricca é anche la produzione di statuette in terracotta che rappresentano diversi soggetti. Talune di esse, raffiguranti la dea delle messi Demetra, erano utilizzate come bruciaprofumi (kernophoroi). Singolare e rara é la statuina lignea proveniente da Olbia.
Agli anni finali del periodo punico si datano le piccole statuette in bronzo che raffigurano divinità egizie.