17 - I primi tempi della frequentazione fenicia sono testimoniatida materiali di pregio, ritrovati, di norma, presso centri indigeni, come il bronzetto dal nuraghe Flumenelongu di Alghero ed i torcieri bronzei di S.Vittoria di Serri e Tadasuni. Da Sulci (S.Antioco) provengono le più antiche testimonianze di insediamento, con materiali ceramici fenici (tripode, brocche, piatti, anfore) e greci geometrici (coppe) (seconda metà VIII sec. a.C.).
A fianco delle forme consuete del vasellame fenicio (brocca con orlo a fungo, fiasca da pellegrino, orciolo) si trovano anche oggetti prodotti in Etruria: vasi in bucchero (brocche, kantharoi), etrusco-corinzi (aryballoi e coppe) ed in Grecia: ayballoi corinzi e coppe greco orientali, anch'essi importati mediante il tramite etrusco. Durante la seconda metà del VI secolo la Sardegna viene conquistata da Cartagine: si assiste alla prosecuzione di uso di vecchie forme ceramiche, come la brocca con orlo a fungo e la brocchetta bilobata, ed inizia ad arrivare nell'isola il vasellame prodotto ad Atene, sia decorato a figure nere che interamente verniciato. Nelle statuette in terracotta si nota l'influsso di simili prodotti di area siceliota.