5 - La cultura di Monte Claro assume alcune caratteristiche particolari nelle diverse regioni isolane. Nel Cagliaritano si caratterizza per la presenza di grandi vasi cilindrici (situle) o biconici (orci) decorati da profonde scanalature o da motivi ottenuti con il sapiente uso della stecca che produce semplici disegni (tecnica a stralucido). Insieme a questi si ritrovano vasi tripodi e recipienti di minori dimensioni nei quali alle tecniche decorative descritte si associano quelle a impressione e a intaglio. Nella fase finale della cultura Monte Claro, intorno al 2.000 a.C. la Sardegna viene interessata dalla corrente culturale Campaniforme che ebbe ampia diffusione in tutta l'Europa centro-occidentale.
Il Campaniforme sardo si caratterizza, oltre che per il tipico bicchiere a campana che dà il nome alla cultura, per la presenza del vaso polipode, solitamente con tre piedi ma talvolta anche con quattro. Ad una prima fase nella quale prevale la classica decorazione impressa a pettine segue una fase più recente con ceramica decorata ad incisione o del tutto inornata. Le sepolture, dalle quali provengono quasi tutti i reperti di questa fase culturale, restituiscono ricchi corredi con i caratteristici brassards (bracciali da arciere) e numerose collane con vaghi tratti da conchiglie o da canini di volpe.